Teatro comunale Luciano Pavarotti Progettato nel 1838 dall’architetto di Corte Francesco Vandelli il nuovo Teatro Comunale, allora indicato come Teatro dell’Illustrissima Comunità di Modena, fu costruito in tre anni e inaugurato la sera del 2 ottobre 1841 con l’opera Adelaide di Borgogna al Castello di Canossa di Alessandro Gandini, compositore di Corte. Dotato di cinque ordini di palchi, l’ultimo dei quali destinato a loggione, di una platea discretamente vasta e dei servizi relativi, il Comunale ha una capienza complessiva di oltre novecento posti.
Una storia, quella del Comunale, che alterna momenti di splendore ad altri di declino e di rinascita. Teatro d’opera per eccellenza, requisito per esigenze militari dal 1915 al 1923, ha comunque rappresentato per molto tempo anche le discipline drammatiche, soprattutto nei diciotto anni del periodo ducale (1841-1859) e nel trentennio 1955-1985 allorquando la prosa ebbe proprio qui ricche stagioni passate poi allo Storchi, ridato alla città in veste rinnovata dopo una lunga decadenza.
Tra i momenti di rilievo di una lunga storia vanno ricordati i successi delle prime opere di Verdi coeve del Comunale stesso (Nabucco, Ernani), melodrammi della maturità del compositore e dei più famosi musicisti, italiani e stranieri, assunti nei cartelloni operistici dell’Ottocento e del Novecento fino agli allestimenti più colti e raffinati del presente. Infine la prima esecuzione del Don Carlo verdiano nella versione in cinque atti, senza ballabili, detta edizione di Modena. Teatro di tradizione per legge, oggi il Comunale offre annualmente uno dei cartelloni più ricchi della Regione con le stagioni liriche, di balletto e di concerti, dall’autunno alla successiva primavera inoltrata.
Il 6 dicembre 2007 il teatro è stato dedicato, a tre mesi dalla scomparsa, a Luciano Pavarotti, riconoscimento alla figura del grande tenore modenese.