Gemma 1786 – Museo Mineralogico e Geologico Estense è il Museo del Dipartimento Universitario di Scienze della Terra, voluto e arricchito con lasciti e donazioni da alcuni membri della Famiglia Estense, e la cui storia ha accompagnato l’evoluzione culturale che ha caratterizzato la città e il suo territorio.
Il Museo di Paleontologia possiede importanti collezioni storiche, raccolte a partire dalla seconda metà dell’Ottocento e costituite da decine di migliaia di fossili di invertebrati (molluschi, echinodermi, artropodi, ecc.), vertebrati (tra i quali dinosauri e rettili marini) e vegetali. Nel 1991 nasce la Sala dei Dinosauri in cui sono presenti quattro scheletri di dinosauri e fossili di altri rettili e mammiferi.
Il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata espone nelle sue 14 sale oltre 3.500 animali impagliati e provenienti da tutto il mondo e un’ampia collezione di insetti, collezionati a partire dalla fine del ‘700.
L’ Orto Botanico nacque come “Giardino dei Semplici” nel 1758 per volere del duca Francesco III d’Este, che destinò parte dei Giardini Ducali alla coltura delle piante medicinali, sotto la guida di Gaetano Rossi. Nel 1772 il duca affidò all’architetto neoclassico Giuseppe Maria Soli la progettazione delle aiuole. In seguito gli illustri Botanici che diressero l’Orto incrementarono le collezioni viventi, gli Erbari, le raccolte di reperti vegetali. In particolare Giovanni De’ Brignoli di Brunnhoff (1818 1855) arricchì l’Orto di esotiche, in accordo con il collezionismo di Francesco IV. A quel tempo risale il complesso architettonico delle Serre Ducali e del Museo-Erbario, tuttora funzionali. L’Orto Botanico conserva l’antica suddivisione: il “sistema” ad aiuole e la vasca, la montagnola, l’area pianeggiante con l’arboreto. Tra i settori tematici, ispirati ai moderni principi di museologia scientifica: la serra delle succulente, la serra caldo-umida, la roccera, il fossato e le “collezioni di conservazione” per i progetti di tutela della biodiversità. L’Orto Botanico dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia è localizzato nel centro storico della città, ha un’estensione di circa 1 ettaro e dispone di 300 metri quadri di superficie coperta per il ricovero e l’ostensione delle piante.
Il Museo Astronomico e Geofisico si trova nella torre orientale (costruita nel 1634) del Palazzo Ducale e conserva le apparecchiature della Specola, l’Osservatorio Astronomico e Meteorologico fondato dal duca Francesco IV d’Austria Este nel 1827, che testimoniano lo straordinario avanzamento delle conoscenze in campo scientifico nella Modena ottocentesca. Si può ammirare la carta lunare disegnata nel 1662 dall’astronomo e matematico modenese Geminiano Montanari, autentico monumento della selenografia seicentesca.
Il Laboratorio delle Macchine Matematiche raccoglie 150 macchine e copie funzionanti di antichi strumenti geometrici dalla Grecia classica ai giorni odierni, costruite da docenti del Liceo Scientifico Tassoni di Modena.
I Musei anatomici raccolgono reperti storico-scintifici creati a supporto dell’insegnamento dell’anatomia e la Collezione delle Terracotte ostetriche del ‘700 di Giovan Battista Manfredini.
(fonte it.wikipedia.org)